Ipotesi alternativa

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Nello sviluppo dei farmaci si potrebbe ad esempio formulare l’ipotesi che un nuovo trattamento per una malattia sia migliore dello standard terapeutico esistente. Se il nuovo trattamento si chiama “B” e il trattamento standard si chiama “A”, l’ipotesi quindi afferma che “B” è migliore di “A”. Tale ipotesi sarebbe chiamata ipotesi alternativa. È nota anche come “ipotesi di ricerca”.

Il concetto di ipotesi alternativa o di ricerca è una parte centrale del test formale d’ipotesi.

Si potrebbe pensare che gli scienziati iniziano col provare l’ipotesa alternative o di ricerca (B è meglio di A), ma questo non è il caso. Invece, tale obiettivo viene raggiunto in modo indiretto. Invece di provare a dimostrare l’ipotesi alternativa o di ricerca, il metodo scientifico assume che in effetti B non differisca da A, che il nuovo trattamento non offre un miglioramento rispetto allo standard terapeutico. Questa è nota come “ipotesi nulla”.

Al fine di comprendere perché il metodo scientifico adotti tale approccio indiretto nel test d’ipotesi potrebbe essere utile tenere a mente quello che Albert Einstein disse: “Nessuna quantità di esperimenti potrà mai provare che abbia ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che abbia torto”.

Gli scienziati usano perciò i test statistici per determinare se l’ipotesi nulla sia vera o falsa. Se possono mostrare con una certa probabilità che l’ipotesi nulla sia falsa, allora l’ipotesi alternativa o di ricerca dovrebbe essere adottata (deve essere vera); in questo esempio significa che il nuovo trattamento sia meglio del trattamento terapeutico standard.

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